Questo numero era originariamente incentrato in modo particolare sulla clinica. Il caso portato da una collega aveva suscitato l'interesse di molti, ma poi la collega ha deciso, per motivi di privacy, di ritirare il suo lavoro, e successivamente si è sviluppato un discorso intorno all'opportunità di pubblicare casi in corso, in conclusione del quale si è deciso di ritirare non solo il lavoro sul caso, ma anche i commenti.
Successivamente, essendosi sviluppato una sorta di processo a catena che ha coinvolto alcuni autori, abbiamo deciso di rendere protetti tutti i casi clinici, indipendentemente dalla richiesta in tal senso da parte del terapeuta. Ci scusiamo con i lettori per l'edizione un po' ridotta che ora ne risulta. Abbiamo deciso che, da questo numero, e in forma retroattiva per i numeri precedenti, la sezione clinica sarà d'ora in poi accessibile solo agli iscritti all'Ordine degli Psicologi, che potranno richiedere una password di accesso.
Venendo alle altre sezioni, troviamo, in “Il contesto socio-culturale”, uno scritto di Ciro Elia che, dalla prospettiva di un autore sempre ricco di riflessioni e di riferimenti ad altri autori importanti, ci offre un'ampia visione sull'argomento, e due proposte di riflessione da Civita e Maschietto sulla psicoanalisi oggi, che prendono spunto da un articolo comparso qualche tempo fa sul Corriere della Sera.
Completa il numero, per la sezione “Psicoanalisi nell'istituzione”, un breve “report” di Carnevali su una ricerca che sta conducendo nel servizio psichiatrico in cui lavora, che riguarda la conduzione di gruppi con pazienti psichiatrici e si colloca nell'ambito dei lavori in corso del Centro Studi e Ricerche della COIRAG.
L'ampiezza della sezione clinica aveva reso necessario sacrificare in questo numero la sezione “Formazione”, che ricomparirà puntualmente nel prossimo, e anche dopo il corposo taglio di cui si è parlato più sopra abbiamo ritenuto opportuno non introdurre nuovi lavori, che avrebbero potuto essere visti in un'immagine un po' falsata e poco qualificante di "riempitivo".
Segnaliamo infine la nascita del nostro nuovo sito www.praticapsicoterapeutica.info, che al momento dell'uscita del numero 1 del 2011 è ancora in costruzione, ma che sarà completato entro la fine di quest'anno, diventando un contenitore affiancato alla rivista per tutto ciò che riguarda i nostri temi, in un ampio dibattito con caratteristiche di maggiore interattività.