Pratica Psicoterapeutica

Il Mestiere dell'Analista
Rivista semestrale di clinica psicoanalitica e psicoterapia

NUMERO 3
2 - 2010 mese di Dicembre
EDITORIALE
EDITORIALE
di Il Comitato di Redazione

Nel terzo numero, secondo e ultimo del 2010, la sezione clinica è articolata in vario modo. Abbiamo un caso presentato da una psicoterapeuta cognitivista, Silvia La Chiusa, che delinea in modo preciso il suo stile di intervento, sollecitando a un confronto con una metodologia che, nella fattispecie, si è dimostrata di indubbia efficacia; trattandosi di un caso di trattamento con una tecnica non analitica, il nostro direttore scientifico, Guido Medri, ha voluto per primo offrire un commento "a caldo", nella prospettiva di sollecitare i lettori, magari con una competenza specifica o un interesse particolare relativamente alla tecnica applicata, ad aprire un dibattito costruttivo, nello spirito del confronto sulla "pratica psicoterapeutica". Abbiamo poi un breve e densissimo scritto di Alberto Borredon, che si colloca a cavallo fra la teoria della clinica e la riflessione sociologica, e che ha dato spunto a Roberto Carnevali per un commento; così come il caso di Albertina, presentato da Secondo Giacobbi nel numero scorso, ha sollecitato ad un commento Claudio Pavia.
Nella sezione dedicata al contesto socioculturale, Paolo Tranchina, in collaborazione con Maria Pia Teodori, ci ricorda la rivista “Fogli d'informazione” nel suo significativo percorso storico, e Giorgio Meneguz, prendendo spunto dall'articolo di Secondo Giacobbi “Cultura postmoderna e clinica psicoanalitica” (n. 1-2002) porta alcune note critiche, a partire dall'idea, che Meneguz attribuisce a “ingenuità metodologica, riduzionistica”, “di voler spiegare i fatti politici e socio-culturali tramite le categorie della psicologia o della psicoanalisi”.
La sezione dedicata alla formazione è molto ricca e varia, e va da due scritti di Medri sul suo lavoro con Gaetano Benedetti e sul “contratto narcisistico” che a suo avviso dovrebbe instaurarsi tra un docente della scuola di psicoterapia e i suoi allievi, a una testimonianza di Tania Ragazzi sul suo percorso formativo all'SPP, ad alcune riflessioni di Roberto Carnevali sul lavoro di Medri relativo al contratto narcisistico e su quello di Simone Maschietto sulla formazione dell'analista comparso nel numero precedente; queste riflessioni hanno dato origine a una replica di Guido Medri e a un commento di Alfredo Civita, che chiudono la sezione.
A conclusione, per la sezione dedicata al rapporto fra psicoanalisi e istituzione, uno scritto di Paolo Tranchina su un'istituzione secolare, la Chiesa Cattolica, vista in uno dei suoi aspetti più inquietanti, quello dei preti pedofili.

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