Per redigere la scaletta di questo numero ci siamo trovati in difficoltà, perché, a partire dal contributo di Davide Rosso, nato come un tutt’uno e scomposto in due parti per permettere a tutti la lettura della parte che non fa riferimento a casi clinici, rendendo protetto solo il caso, la parte clinica e quella relativa al contesto socioculturale si sono inscindibilmente intrecciate, rendendo necessaria una fusione delle due rubriche. Il contributo di Davide Rosso parte da considerazioni relative a Trump (con un divertente gioco di parole che parafrasa il titolo di un’opera teatrale di Tennessee Williams) portando poi un caso clinico ad esemplificazione e ampliamento del discorso. Giorgio Meneguz e Sara Maccario, prendendo le mosse da argomenti che toccano più o meno tangenzialmente la figura di Trump, spaziano anche per altri lidi, offrendo riflessioni complesse e ricche di spunti che attingono al pensiero psicoanalitico per calarlo nell’attualità. Clinica e contesto socioculturale, per l’appunto. Il lavoro di Meneguz rappresenta la riproposta, in forma compiuta e articolata, di quelle note appena abbozzate presenti nel Work in progress del numero scorso.
La sezione clinica trova un altro polo in un caso presentato da Roberto Carnevali, un’interruzione della terapia, dove il terapeuta si chiede quanto questa interruzione possa essere dovuta al suo modus operandi, e stimola i colleghi a intervenire su questo tema; Guido Medri e Sara Maccario hanno raccolto l’invito, offrendo una lettura improntata a una critica costruttiva che rappresenta in pieno lo spirito che anima la nostra rivista.
Completa la sezione clinica un commento di Alfredo Civita a un caso clinico presentato da Simone Maschietto nel numero scorso, dove già è presente il tema dell’interruzione della terapia.
Chiude il numero un Abbiamo visto... ancora di Roberto Carnevali[1], che ci parla di uno spettacolo teatrale ispirato alle favole dei fratelli Grimm, dove viene messa in crisi l’idea che l'infanzia sia un periodo felice e senza problemi e preoccupazioni. Il discorso tocca anche il tema dell’interpretazione, intesa in senso psicoanalitico e teatrale.
[1] La rubrica Psicoanalisi e istituzione, data la presenza di scritti di Carnevali già in due rubriche, in questo numero non compare.