Il 2016 vede, per Pratica Psicoterapeutica, qualche novità e il consolidarsi di alcuni aspetti auspicati. Usciamo puntualissimi, a fine giugno, con un numero che ruota intorno a un lavoro clinico di Guido Medri, centrato sul diniego a partire dal pensiero di Freud, che ha suscitato commenti di vario genere. Questo lavoro, nella versione completa, è destinato agli psicoterapeuti, contenendo molti riferimenti a casi clinici. Abbiamo pensato, per permettere a un pubblico più vasto di partecipare al dibattito, di offrirne anche una versione “free”, dalla quale sono state espunte le citazioni di casi clinici che in qualche modo potessero rappresentare una violazione della privacy; l’articolo resta consequenziale e leggibile mantenendo nella sua globalità il senso voluto dall’autore; ciò ha permesso ad autori appartenenti a un pubblico più vasto di accedervi e di poter presentare le proprie riflessioni, e ha fatto sì che i commenti possano essere leggibili da tutti, non contenendo riferimenti che necessitino di essere soggetti a restrizioni per il rispetto della privacy.
A completamento di questo numero, che potremmo per certi versi considerare “monografico”, e che apre la rivista a un modello di riferimento che potremo ripetere in futuro, abbiamo, per “Il contesto socio-culturale”, un lavoro di Secondo Giacobbi sul tema della depressone nei giovani adulti visto secondo un approccio evolutivo; per “Psicoanalisi e istituzione” Roberto Carnevali mette in relazione i criteri diagnostici del DSM (Diagnostic and Statistical Manual of mental disorder), giunto nel 2014 alla quinta revisione (DSM-5®), e l’approccio psicoanalitico in ambito istituzionale, in parallelo con alcune recenti trasformazioni avvenute, a livello politico e organizzativo, in ambito psichiatrico.
Abbiamo infine il ritorno di una rubrica che da qualche tempo non compariva nella rivista (n.1-2014): “Abbiamo letto...”, con una riflessione di Ilaria Caffio su un libro di Massimo Recalcati. Diamo il benvenuto a Ilaria, accogliendola nella redazione. Da questo numero, a sua cura, la rubrica diventerà una presenza costante.