Il primo numero del 2012 esce all’insegna della clinica, con molti casi proposti in vario modo, e relativi ad ambiti diversi. Dal caso presentato da Luca Mazzotta di una terapia dell’adulto, con un interrogativo sull’adeguatezza del setting per il paziente di cui si parla, a quello di Marianna Salvato e Simone Maschietto sulla terapia delle psicosi (dove introduciamo la versione in forma di Presentazione scaricabile come file di PowerPoint), a quello ancora di Davide Rosso su una terapia infantile, a quello di una terapia di gruppo presentato da Claudio Pavia. Alcuni di noi della redazione (Medri, Giacobbi e Civita) sono stati stimolati da questi scritti, e hanno prodotto alcuni commenti. La sezione clinica si conclude con una riflessione di Roberto Carnevali sull’analista “senza pregiudizio”, ed è l’unica proposta non “protetta” di questa sezione.
Coloro che non possono accedere all’area protetta hanno comunque la possibilità di trovare molti spunti di dibattito in questo numero: nella sezione “Il contesto socioculturale” troviamo due scritti ancora sul narcisismo, argomento che ha suscitato e suscita vivo interesse sulle pagine di “Pratica”. Gli autori sono Di Palma e Carnevali.
Per la Formazione, Secondo Giacobbi propone alcune considerazioni sulle tesi di specializzazione degli allievi della Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica SPP.
Per Psicoanalisi e istituzione, Tommaso Ferraresi ci offre un lavoro molto interessante intitolato “La cura di chi cura”, frutto della sua esperienza di psichiatra in un Servizio Psichiatrico Territoriale. Il lavoro è dedicato ad Anna Maria Pandolfi, recentemente scomparsa, al cui pensiero l’autore si ispira in alcune delle sue elaborazioni. Anche se sono presenti due vignette cliniche, Ferraresi ci ha dato indicazione di consentire a tutti la lettura del suo scritto, ritenendo che non vi sia alcun rischio di riconoscibilità dei pazienti di cui si parla.
Per “Abbiamo letto...” infine, Carnevali ci parla di un libro di narrativa, Le luci nelle case degli altri, di Chiara Gamberale, ricco di riflessioni che, in uno stile profondo e fantasioso, permettono di identificarsi col mondo complesso dell’adolescenza.
Il numero degli iscritti all’area clinica è in aumento, e gli ingressi al sito hanno superato da tempo la soglia dei cinquemila. Invitando i lettori e gli iscritti ad inviarci lavori e commenti, auguriamo a tutti una buona lettura.