Pratica Psicoterapeutica

Il Mestiere dell'Analista
Rivista semestrale di clinica psicoanalitica e psicoterapia

NUMERO 6
1 - 2012 mese di Giugno
FORMAZIONE
ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLE TESI DELLA SCUOLA DI PSICOTERAPIA DELL'ADULTO SPP
di Secondo Giacobbi

Penso di fare cosa utile segnalando alcuni dati sulle bibliografie delle tesi SPP dell’Adulto. Mi limiterò a considerazioni schematiche e parziali, consapevole che ben altro lavoro di analisi dei dati sarebbe davvero significativo. Ecco i miei, elementari, criteri di classificazione:

1.  Segnalerò autori ed opere che superino le 10 citazioni in bibliografia di tesi. Al di sotto di tale limite le citazioni si moltiplicano e diventano meno significative.

2. Suddividerò le “classifiche” in: “manuali e trattati”; “antologie”; “autori presenti in bibliografia per un’opera specifica o pressochè esclusiva”; “autori ad ampio spettro” cioè presenti in bibliografia con riferimento a più scritti.


MANUALI E TRATTATI

Gabbard (Psichiatria psicodinamica) 140

Thoma e Kachele (Trattato…) 32

DSM 26

PDM 12

Laplanche-Pontalis (Enciclopedia di psicoanalisi) 20

Fenichel (Trattato…) 20

Etchegoyen (Trattato…) 20

Weiss e Sampson 17

Luborsky 13

Semi 13

 

ANTOLOGIE

Scalzone e zontini (“Perché l’isteria) 26

Alborella e Donadio (sul contro-transfert) 15

Alborella e Recalbuto (sull’isteria) 15

AUTORI LEGATI AD UN’OPERA SPECIFICA

Bollas 51 (con 40 citazioni relative al suo libro sull’isteria)

Chasseguet-Smirgel 35 (con predominante riferimento al libro sull’ideale dell’Io)

Mahler, Pine, Bergman (con predominante riferimento al libro sullo sviluppo del bambino) 24

Shapiro 21 (sugli “stili nevrotici)

J. Mitchell (sull’isteria e sul rapporto fraterno) 21

Mitchell-Greenberg (sulle relazioni oggettuali) 21

 

AUTORI con l’indicazione di più scritti:

S. Freud si segnala per diverse centinaia di citazioni

McWilliams 84, Kernberg 81, Winnicot 77, Kohut 68, Cremerius 61, Benedetti 34, M.Klein, Sandler, Stern e Fonagy 33, Lingiardi 31, Zetzel 27, Elia 25, Abraham, Racker e Ogden 22, Bion e Bowlby 21, Ferenczi e Green 20, Grinberg 19, Greenson 18, Mcdugall e Rosenfeld 17, Balint, Johnson, Turillazzi-Manfredi, Zapparoli e Zanardi 14, Gill e A.freud 13, Bergeret, Ferro e M.Kahn 12

 

La mia rilevazione è certamente un po’ grossolana, ma si presta a qualche considerazione.

1.   Rimane centrale in SPP il riferimento a Freud e ai suoi scritti.

2.  Nelle bibliografie dominano da un lato opere di grande utilità didattica (si pensi al plebiscitario consenso per Gabbard), dall’altro lato autori che si caratterizzano per la capacità di proporre, in modo chiaro e sistematico, modelli aperti, ma anche pur sempre “tradizionali (Kernberg e McWilliams più di tutti, ma anche Sandler). Accanto a questi autori spiccano scritti specialistici (Bollas e Chasseguet-Smirgel su tutti).

3.  Grande riconoscimento hanno anche autori storicamente innovaticvi: in primis Winnicot e Kohut, ma anche K.Klein, Stern, Fonagy e i “nostri” Cremerius e Benedetti.

4.  Hanno, per lo più, una scarsa presenza i rappresentanti SPI della psicoanalisi italiana, all’interno della quale spicca però un autore incredibilmente prolifico come Lingiardi.

5.  Il tema clinico che domina in bibliografia e ne orienta le citazioni è certamente l’isteria, seguita a distanza dalle tematiche de3l narcisismo e delle patologia di confine.

Tutto qui. Ma sarà interessante raccogliere osservazioni e riflessioni anche dai lettori della rivista.


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